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ANA Sezione Valdostana

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ESERCITAZIONE RAPY
Esercitazione Rapy
Abbiamo vissuto giornate nere, gonfie di pioggia e di sventura. Molti, chiusi in casa, altrettanti impegnati, quasi allo spasimo, nei poli vaccinali, davanti a scuole e ambulatori, al villaggio Covid, in ospedale, al drive-in tamponi. Ma un piccolo spiraglio si è aperto quando, ai vertici dell’organizzazione della campagna vaccinale, è stato nominato chi da anni si occupa di logistica per professione, anzi da chi la scienza logistica la insegna e ne applica i principi quotidianamente in giro per il mondo. Non ci voleva un veggente per capire che, nel giro di pochi mesi, solo un alpino poteva raggiungere e superare la soglia del mezzo milione di somministrazioni al giorno. E da questo momento abbiamo cominciato a sperare, timidamente, ma a sperare e a vedere in qualche modo una via di uscita.
Da tempo i nostri volontari mordevano il freno e ci sollecitavano a riprendere il programma di esercitazioni. E così è stato: sabato 12 giugno, prima esercitazione con montaggio e smontaggio delle due tende da campo per controllo e manutenzione di ogni loro componente. Sotto la guida dei volontari esperti, di chi per intenderci ha sulle spalle i terremoti d’Abruzzo, dell’Emilia e delle Marche, le due squadre, in poco più di un’ora, hanno costruito un mini campo d’emergenza. Tutta l’attrezzatura è stata attentamente revisionata, le parti che hanno presentato malfunzionamenti e difetti sono state individuate e saranno oggetto, nei prossimi giorni, di interventi di riparazione o di manutenzione straordinaria.
Particolare attenzione è stata posta alla formazione dei nuovi iscritti che hanno lavorato fianco a fianco dei “tutors”. Durante tutta l’attività formativa culminata in un essenziale ma ottimo rancio alpino, l’atmosfera era carica di voglia di mettersi, o meglio rimettersi, in gioco. Di essere finalmente parte integrante di un gruppo che lavora e si impegna avendo come stella polare il servizio in aiuto ai più bisognosi, ai più poveri, a quelli che dopo un evento catastrofico perdono tutto, ai più deboli, ai più vulnerabili da qualsiasi parte del mondo provengano.
Ma per essere sempre pronti e operativi abbiamo bisogno d’essere addestrati, d’essere capaci, tutti, ad organizzare e gestire attività che richiedono attenzione, impegno ma soprattutto spirito di gruppo.
E’ indispensabile e non più procrastinabile che il nostro Nucleo adotti un programma addestrativo di ampio profilo e che ogni volontario debba, obbligatoriamente, seguirne i moduli per dare alla nostra Unità coesione e professionalità.
Ugo Venturella
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